I tempi supertelevisivi del confronto su Sky tra i cinque candidati alle Primarie della coalizione di centrosinistra sembrano non aver impedito a ciascuno dei personaggi di esprimere in modo sostanzialmente riconoscibile il proprio pensiero su ognuno dei punti oggetto della trattazione (tasse, evasione fiscale, questione europea, occupazione, riforma del lavoro, Fiat, diritti civili, costi della politica, composizione della futura coalizione).
Alla vigilia del confronto che vedrà i cinque aspiranti al ruolo di candidato premier del centrosinistra a SkyTg24, il racconto delle Primarie si arricchisce di un elemento nuovo, un classico delle campagne elettorali nell’epoca della “par condicio”. Matteo Renzi denuncia il poco spazio concessogli dai Tg Rai di prima serata: “Il 60% dello spazio dedicato ai candidati alle Primarie va a Bersani, circa il 30% a Vendola. Io sto sotto al 10%” (Renzi: "Per me solo il 10% di spazio nei Tg". Lo staff: "Bersani è il segretario Pd", in “la Repubblica, 10 novembre).
Giovedì 31 maggio 2012, alle ore 17.30 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, piano terra via Salaria 113, avrà luogo l'incontro conclusivo della terza edizione del Political Game.
Mercoledì 16 maggio (ore 14-17), all’interno del corso di Formati e Stili del Giornalismo Radiotelevisivo, avrà luogo un dibattito sul parallelo declino della politica e della telepolitica italiana, e sulle vie d’uscita a quella che si caratterizza come una crisi di mediazione senza precedenti.
Un deciso cambio di stile nella comunicazione del governo italiano, per alcuni addirittura un capolavoro di comunicazione istituzionale e politica. Così viene definito in Rete nella serata del 4 gennaio il comunicato con cui Mario Monti risponde alla’interrogazione a risposta scritta che fonti stampa attribuiscono a Roberto Calderoli circa “le modalità di svolgimento della cena del 31 dicembre 2011 del medesimo Presidente del Consiglio”.
Riprediamo la pubblicazione del progetto di analisi comunicativa e politico-metodologica dei sondaggi politico-elettorali diffusi dalla stampa nazionale con il report di dicembre 2011.
Pubblichiamo, all'indomani del ballottaggio per le elezioni amministrative, l'analisi politico-metodologica dei sondaggi politico-elettorali diffusi dalla stampa nazionale a partire dalle prime tre settimane di aprile.
Pubblichiamo, alla vigilia del ballottaggio per le elezioni amministrative, l'analisi comunicativa dei sondaggi politico-elettorali diffusi dalla stampa nazionale a partire dalle prime tre settimane di aprile.
L’unico dato certo che è fuoriuscito dalle Amministrative che si sono svolte negli scorsi giorni nel Belpaese sembra essere che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha sostanzialmente perso. Se Torino e Bologna restano feudi “rossi”, il primo con Piero Fassino (che succede all'altro pidino Sergio Chiamparino), il secondo con Virginio Merola (che riporta la calma dopo lo scandalo "Cinzia-gate" che ha travolto l'ex sindaco del Pd, Flavio Delbono, e che lo ha portato alle dimissioni nel gennaio del 2010) i risultati eccezionali si registrano a Milano, capitale economica della penisola, e a Napoli, capitale del Mezzogiorno.
“Era quel dolo eventuale prefigurato dai magistrati di Torino ciò che rendeva storico il processo sulla improvvisa fuoriuscita di olio bollente che all’una e 43 secondi del 6 dicembre 2007 bruciò la vita di sette operai della Thyssenkrupp … non la morte atroce di sette padri di famiglia. Sembra cinico dirlo, ma è così”, commenta l’inviato del Corriere della Sera presentando la sentenza contro i dirigenti dell’azienda siderurgica tedesca.