“Sondaggi, la fiera delle figuracce”, “la disfatta dei sondaggisti”, “il flop dei sondaggi”, “i sondaggisti non leggono le realtà nuove”. L’unico aspetto su cui, già da lunedì sera, tutti i giornali erano d’accordo era il flop delle previsioni basate sugli exit poll (all’uscita del seggio) e sugli instant poll (al telefono).
Nela puntata di Question Time andata in onda il 27 febbraio abbiamo intervistato in diretta i responsabili dei maggiori Istituti di Ricerca per capire i motivi delle errate previsioni che non poco panico hanno creato nelle sedi dei partiti il giorno dello spoglio.
Il risultato del MoVimento 5 Stelle è imponente, ma non eccezionale. Nel senso che non si tratta di una eccezione, ma di un fenomeno che fa seguito a numerosi segnali, e dei più consolidati nelle analisi politiche ed elettorali: i risultati delle elezioni amministrative che hanno aperto la strada a queste consultazioni nazionali.
Pubblichiamo una delle "pillole di campagna" che l'Osservatorio Mediamonitor Politica offre al free press Metro in occasione della presenza di uno dei candidati premier ad uno dei maggior talk di approfondimento televisivo.
Giovedì 21 febbraio 2013, meno tre alle elezioni politiche. Per la seconda volta consecutiva, e per la terza nella pur non lunghissima vita della cosiddetta Seconda Repubblica, va in scena la pantomima di un confronto.
«Con Alemanno e Polverini siamo passati dal modello Roma al “bordello” Roma». Il capolista alla Regione per Rivoluzione Civile, Carmine Fotia, ospite a Question Time su Radio Sapienza, non rinuncia alla battuta ad effetto sulla desolante immagine che la Regione Lazio offre di sé. L’indulgenza verso il centro-sinistra dura però un attimo. «I comportamenti sono stati eticamente reprensibili anche da parte degli esponenti dell’opposizione».
Il ritorno di Beppe Grillo in tv poteva essere l’evento mediatico della campagna elettorale del 2013, forse più clamoroso della partecipazione di Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico.
Pubblichiamo una delle "pillole di campagna" che l'Osservatorio Mediamonitor Politica offre al free press Metro in occasione della presenza di uno dei candidati premier ad uno dei maggior talk di approfondimento televisivo.
«Il G8 è stata una doccia fredda per me e per tutti quelli che sognavano un altro mondo possibile. Da lì mi è nata la voglia di lottare per un mondo più giusto e più libero».
Davide Barillari, candidato del M5S alla Presidenza della Regione Lazio, fa risalire a quei giorni del 2001 la decisione di impegnarsi definitivamente in politica per promuovere un modello alternativo di sviluppo. L’abbraccio a Grillo non poteva che essere una conseguenza «naturale», come spiega ai microfoni di Radio Sapienza.
La campagna elettorale si evolve, l’agenda si modifica. La rilevazione dei dati dei temi nei talk show d’approfondimento nella settimana tra il 1° e il 6 febbraio segna una prima ma importante discontinuità.