Si apre con una battuta l’incontro alla Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, per la presentazione del libro di Edoardo Novelli “Le campagne elettorali in Italia. Protagonisti, strumenti teorie” (Laterza, 2018). Quella di Paolo Mancini, che auspica che la casa di Novelli (e quella di Filippo Ceccarelli) siano un giorno aperte al pubblico, per poter vedere i loro archivi. Una battuta significativa, perché il libro, come quelli che l’autore ci ha regalato negli anni, è anzitutto un repertorio inesauribile di notizie, sulla comunicazione, sulla politica e sul progressivo sbiadirsi dei confini tra le due.
Tetris è un salotto della telepoltica volutamente "anomalo", e marca la sua specificità con una serie di piccole accortezze, come la costruzione di uno studio in cui non campeggia una scrivania ingombra di carte, e un atteggiamento a tratti irriverente del suo conduttore. Per esempio, nel gettare in un angolo il libro che ha appena presentato. Un gesto che, venerdì scorso, ha suscitato le ire del Presidente del gruppo Pdl al Senato, e autore del volume appena offeso, Maurizio Gasparri.
Vittorio Sgarbi annuncia la sua candidatura alle europee con uno spot che richiama lo stile dei servizi de “Le Iene”. Proprio lo stesso programma che per diversi anni consecutivi l’ha bersagliato e strapazzato, ingaggiando con lui sempre accese e animate polemiche.
Un esempio di “negative approach” (già inaugurato dall’agenzia Proforma durante la fortunata campagna elettorale di Nichi Vendola per la presidenza della regione puglia nel 2005) tecnica in cui si utilizzano le caratteristiche negative che comunemente vengono attribuite al candidato, volgendole sul finale in positivo con ironia.
La lite tra Fabrizio Corona e Livia Turco, andata in onda sul programma di La7 Tetris condotto da Luca Telese, evidenzia un modo di fare assai diffuso nell'ala intellettuale della sinistra, forse sempre più disancorata da quello che succede nel mondo reale. Alla semplice domanda posta dal conduttore («Lei che cosa sa di Corona? Chi è secondo lei?») la Turco risponde con un evidente tono di superiorità («Non lo conosco»).
Il divorzio del premier diventa per i Tg italiani una "non notizia" meritevole di censura.
Silvio Berlusconi scende sul suo campo, quello televisivo, e si presenta da Bruno Vespa per chiarire il divorzio dalla moglie Veronica e fare un bilancio del suo anno di governo. L'ambiente coreografico dello studio (il premier è illuminato da luci e schermi blu, siede su una poltroncina bianca e scritte in sovraimpressione su sfondo azzurro ci ricordano che è il nostro Presidente del Consiglio) è rassicurante, disteso, fiducioso. Ma davvero l'ambito dell'infotaiment fa il monaco?
Monitoraggio dei telegiornali di prime time delle sette reti generaliste, effettuato tra il 5 settembre e il 13 dicembre 2019. Attraverso l’uso di una scheda di analisi del contenuto si è provveduto, in sinergia con l'Osservatorio TG Eurispes - CoRiS Sapienza, a ricostruire la copertura telegiornalistica dei primi 100 giorni del secondo esecutivo a guida di Giuseppe Conte, rilevando da un lato l'agenda dei Tg, dall'altro le presenze degli esponenti delle diverse forse politiche.