Il voto non è segreto

Chicago - Viaggiando negli Stati Uniti in tempo di elezioni, colpisce la differenza nel modo di fare comunicazione politica dei candidati. All’assenza di affissioni di manifesti elettorali per strada si contrappone infatti la presenza di cartelli elettorali ai bordi delle strade, ma anche nei giardini o comunque all’esterno delle abitazioni private.
In questo modo molti cittadini dichiarano apertamente il loro sostegno ad uno o all’altro candidato, esercitando in maniera indiretta una forma di influenza personale verso vicini, conoscenti e passanti.

                              

Una passeggiata nei diversi quartieri dà un’idea della diversa stratificazione del voto. A Miami, ad esempio, dove si voterà per l’elezione del sindaco nel prossimo novembre, il quartiere cubano sembra quasi interamente schierato per l’elezione di un candidato ispanico. La presenza dei cartelli elettorali nelle case è diffusa sia nei quartieri più ricchi sia in quelli più poveri.

Miami - Elezioni comunali 2009                             

E se in famiglia non c’è accordo su chi votare, si può fare come a casa del governatore della California: durante la campagne per le elezioni presidenziali del 2008, infatti, il governatore Schwarzenegger, repubblicano, appoggiava McCain. La moglie Maria, discendente dei Kennedy, invece dava il suo sostegno ad Obama. Sull’imponente cancello di casa Schwarzenegger sono stati appesi, fianco a fianco, i due diversi cartelli elettorali.

di Marzia Antenore, Gabriella Fazzi e Laura Iannelli

Bibliografia per approfondimenti