Il Conte Bis nei telegiornali della sera: qualcosa si muove sul fronte televisivo (e un appuntamento di riflessione pubblica)

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L’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio TG CoRiS Sapienza – Eurispes per le settimane comprese tra il 30 settembre e il 13 ottobre riservano qualche sorpresa rispetto al quadro che avevamo cominciato a tratteggiare: sovrarappresentazione della “quota PD” della coalizione di governo e sostanziale equilibrio tra le maggiori forze dell’opposizione.

Il primo dato d’interesse riguarda infatti la distribuzione delle menzioni ai diversi partiti, espresse attraverso la citazione o la presa di parola di un esponente in veste politica ma non istituzionale (indicatore povero rispetto a quelli istituzionalizzati della quantità di tempo notizia e tempo parola, ma dotato di significatività per restituire la “risonanza” delle divere forze politiche nei Tg della sera).

Da un lato, il MoVimento 5 Stelle effettua una vera e propria rimonta nei confronti del proprio alleato di governo, facendo registrare uno scarto minimo nella settimana tra il 30 settembre e il 6 ottobre e arrivando al sorpasso in quella tra il 7 e il 13 ottobre. L’agenda dei telegiornali ci aiuta a spiegare quest’aumento dell’attenzione mediale ponendo la centro del periodo considerato un tema decisamente nelle corde del M5S (il taglio dei parlamentari) e uno in cui entrambe le parti hanno potuto trovare spazio di confronto e polemica (l’aumento dell’IVA). Un’altra variabile è certamente la parabola discendente di Italia Viva: passate le settimane di “inaugurazione” della nuova forza politica guidata da Matteo Renzi, l’attenzione dei TG nei confronti dell’ex Segretario PD e della sua creatura è comprensibilmente sempre minore, e lo spegnersi del dibattito “normalizza” gli spazi concessi agli esponenti Dem. Ma tutte queste ragioni non sono ancora sufficienti a giustificare il fatto che il M5S arriva quasi a doppiare il PD, forte di un’attenzione particolarmente forte concessa dal TgLa7 e di un rovesciamento della ratio di copertura di Tg2, Tg3, Tg5 e Studio Aperto. Ulteriori dati sono necessari per verificare se la “notiziabilità” degli esponenti Dem al di fuori dei ruoli strettamente istituzionali sia già divenuta un tema sensibile nella distribuzione dell’attenzione tele-giornalistica rispetto al secondo esecutivo guidato da Giuseppe Conte.

Dall’altro, la Lega registra un exploit di visibilità nella settimana tra il 30 settembre e il 6 ottobre – imputabile alla capitalizzazione da parte di Salvini del tema sicurezza, con la sparatoria a Trieste, e in parte del tema tasse. Già nella settimana successiva, però, eccola tornare la seconda forza più citata dell’opposizione, dopo Forza Italia – e nonostante i titoli dedicati a Salvini sul tema taglio dei parlamentari. Da questo punto di vista, a essere confermata è proprio una sorta di regola dell’alternanza, che vuole un bilanciamento tra FI e Lega che si esprime non in un equilibrio di menzioni, ma in un rigonfiamento ora dell’uno, ora dell’altro partito. A significare, forse, una leadership di schieramento condivisa, e forse rafforzata dalle recenti apparizioni pubbliche della formazione a “tridente” del centrodestra.

 

 

 

 

 

Venendo alla dimensione social della ricerca, s’impongono all’attenzione due elementi, uno “tecnico” e l’altro più squisitamente politico.

La piattaforma più usata resta senza dubbio Facebook, ma Twitter opera, nell’arco delle due settimane considerate, una rimonta significativa non solo nei numeri: guardando ai formati social “calati” nei servizi dei telegiornali della sera, e in particolare a quello più utilizzato, lo screenshot di un post o tweet, è possibile registrare una perfetta parità tra i due social in quanto fonti di immagini fisse. A fronte di un ugual numero di screenshot provenienti da Facebook e da Twitter, il dominio della piattaforma di Zuckerberg è costruito sulla presenza di video. La cui produzione è ancora saldamente a maggioranza salviniana, e in secondo luogo riferibile al capo politico del M5S; elemento interessante di novità, si registra un ingresso più deciso nel “mercato dei video-selfie” della leader di Fratelli d’Italia rispetto ai primi dati della ricerca. 

 

 

 

Il dato politico è ancor più interessante: l’ideale tripartizione Salvini-Di Maio-Zingaretti registrata dai primi dati della ricerca viene messa in crisi nella prima settimana, con un exploit dei rimandi social in riferimento al leader della Lega e un significativo ridimensionamento in tal senso del Segretario del PD. E va in pezzi nella quarta, quando la rimonta di Zingaretti lo porta a un numero di menzioni “social” più che doppio rispetto a quello riservato a Salvini, e incomparabile rispetto alla solitaria apparizione di Di Maio. Da segnalare, infine, il pareggio tra i “due Mattei” della politica (social) italiana.

 

 

 

 

I dati delle quattro settimane di rilevazione saranno discussi venerdì 18 ottobre, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso l’aula 201 della Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza Università di Roma. Nel quadro della Settimana della Sociologia, il corso di Teoria e tecniche della televisione ospita infatti l’iniziativa "Il Conte Bis nei Telegiornali della sera. Primi dati dalla ricerca dell'Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS".

 

Christian Ruggiero