Le percentuali di partecipazione al voto nelle elezioni europee sono sempre molto basse (nei paesi dell'est non si arriva al 40%; in Italia nel 2004 ha votato il 73,1% degli aventi diritto). E' un'istituzione percepita come lontana, che nonostante le riforme recenti mantiene ancora poteri limitati. E' quindi lo stesso Parlamento europeo a promuovere una campagna di sensibilizzazione al voto attraverso alcuni spot: in questo caso si fa leva sulle passioni sportive, un terreno dove l'identità europea esiste sul serio, dal calcio al ciclismo.
di Mattia Diletti
(Autore di "I think tank. Le fabbriche delle idee in America e in Europa" - Il Mulino, 2009. Svolge attività di ricerca presso il GeopEC-Crs; mattia.diletti@gmail.com)
Bruxelles - Sta nascendo un vero e proprio "caso" riguardo la pubblicazione di ieri dei primi risultati delle elezioni europee nei Paesi Bassi, contrariamente a quanto previsto dalle istituzioni comunitarie. La Commissione Europea infatti, ha diramato un comunicato nel quale si richiede al più presto un "chiarimento da parte dell'Olanda". I dati, appunto, come da regolamento sarebbero dovuti apparire soltanto domenica notte, ad elezioni concluse. "Vogliamo sapere chi ha diffuso l'informazione, in che momento, e a chi", prosegue la nota. In arrivo, forse, qualche provvedimento disciplinare, anche se la Commissione intende "dare alla parte interessata la possiblità di spiegarsi prima di prendere una decisione".
Il vento obamiano soffia nella campagna elettorale europea. Il Psoe di Zapatero gioca sulla contrapposizione fra l'identità conservatrice e quella progressista; sullo sfondo le immagini del 4 novembre 2008, il giorno della vittoria di Obama.
di Mattia Diletti
(Autore di "I think tank. Le fabbriche delle idee in America e in Europa" (Il Mulino, 2009). Svolge attività di ricerca presso il GeopEC-Crs; mattia.diletti@gmail.com)
Vittorio Sgarbi annuncia la sua candidatura alle europee con uno spot che richiama lo stile dei servizi de “Le Iene”. Proprio lo stesso programma che per diversi anni consecutivi l’ha bersagliato e strapazzato, ingaggiando con lui sempre accese e animate polemiche.
Un esempio di “negative approach” (già inaugurato dall’agenzia Proforma durante la fortunata campagna elettorale di Nichi Vendola per la presidenza della regione puglia nel 2005) tecnica in cui si utilizzano le caratteristiche negative che comunemente vengono attribuite al candidato, volgendole sul finale in positivo con ironia.
E' online il sito del cartello elettorale che raggruppa La Destra di Storace, il Movimento per l'Autonomia, il Partito dei Pensionati e l'Alleanza di Centro. Sulla home page, è presente un video di recente realizzazione, trasmesso anche su youtube. «Non lasciare che affaristi e burocrati decidano per te», recita lo spot che ruota tutto intorno alla parola chiave "libertà". Declinata in modo diverso, la "libertà" viene ripetuta per ben 5 volte nei 35 secondi di spot: «libera; liberi; libertà; liberi; liberi».
Ecco i primi manifesti falsi per le elezioni europee 2009. Circolano in rete le parodie degli slogan del Partito Democratico e dell'Udc, anche se si nota (per ora) l'assenza di manifesti falsi riguardanti i partiti di maggioranza.
La risorsa comunicativa della campagna di Fausto Bertonotti per le Primarie 2005 era un Post-it. Al di là delle polemiche sul coinvolgimento, ideologico o economico, di un prodotto sotto copyright di una multinazionale, il foglietto giallo su cui campeggiava la scritta "Voglio" e che invitava l'elettore-sostenitore a completare il promemoria fu certamente innovativa. Qualcosa di simile si ritrova nella campagna per il rinnovo del Parlamento Europeo di Umberto Guidoni - Parlamentare Europeo, Astronatuta Italiano, come recita la testata del suo sito.